Committente: AGENZIA TORINO 2006
Periodo lavori: 2003—2004—2005
Natura della prestazione: Progettazione e Direzione Lavori
Importo lavori:€. 6.870.000,00 (al 2003)
La funivia monofune è realizzata con l’utilizzo della tecnologia ad ammorsamento automatico dei veicoli alla fune, tecnologia che dà la possibilità ai veicoli di percorrere le stazioni ad una velocità molto bassa, 1 m/s, consentendo agevoli im barchi e sbarchi a sciatori e pedoni, ed una percorrenza in linea a velocità sostenuta, 5 m/s, per ottenere un tempo di percorrenza limitato: 5’8”. La portata di 2400 p/h è proporzionata per le esigenze olimpiche e non altera gli equilibri delle portate sulle piste di discesa servite dall’impianto stesso, garantendo al tempo stesso una migliore fruizione degli impianti alti e del collegamento verso il resto del comprensorio.
Per poter soddisfare tutte le esigenze con un solo impianto le stazioni sono tre: una di valle in località Melezet, una intermedia all’Etarpà ed una a monte nel baricentro del comprensorio del Melezet, in località Chesal, da dove partono gli altri impianti.
La partenza di valle, situata nell’area attualmente occupata dalla partenza delle due sciovie “Melezet – Etarpà I e II” garantisce un adeguato spazio per il flusso in arrivo dalle piste 23 – 24 e 25, senza sovrapposizione con l’area da dedicare alla coda per l’imbarco.
La stazione intermedia, nata essenzialmente per soddisfare le esigenze olimpiche delle gare di snowboard, è situata circa a metà percorso e da modo di raggiungere la partenza delle competizioni a bassa quota servendo un’area di piste facili anche adatte a semi-principianti. E’ abilitata solo per la discesa di sciatori diretti da valle a monte.
La realizzazione della stazione intermedia ha costi minori rispetto a quelli di una seggiovia indipendente biposto ad ammorsamento fisso.
Anche i costi di gestione della stazione intermedia sono inferiori a quelli di una seggiovia a se stante. Inoltre la predisposizione per la sua totale esclusione consente di abbattere totalmente gli oneri di gestione : in caso di scarsità di neve nella parte bassa, di scelte di risparmio sui costi di gestione o di necessità di raggiungere il Chesal con tempi ulteriormente ridotti evitando il rallentamento all’Etarpà.
La stazione del Chesal è traslata verso monte, rispetto all’esistente, di c.a 80 m. Questo da modo di evitare l’attuale incrocio con gli sciatori provenienti dalla pista 23 e di raggiungere agevolmente, in leggera pendenza, gli impianti in ripartenza dal Chesal. L’area di insistenza è quella già utilizzata dalla vecchia seggiovia monoposto, consentendo così di rivalorizzare la zona ottimizzando le volumetrie e rendendole così meno impattanti e dispersive.